L’ansia climatica si “sconfigge” in circolo
Partirà a maggio il progetto “Circolo climatico”, proposto dall’associazione Viração&Jangada. Un’iniziativa per permettere ai giovani di affrontare la cosiddetta “ansia climatica” in gruppo di auto mutuo aiuto. Dopo degli incontri con esperti su cambiamento climatico, economia solidale e una psicologa, i partecipanti, tra i 16 e i 35 anni, si porranno delle sfide per rendere più sostenibile il proprio stile di vita e si confronteranno sulle difficoltà ma anche sui risultati raggiunti.

Sempre più giovani soffrono di “eco-ansia”, anche detta “ansia climatica”. Uno studio condotto nella primavera del 2021 e pubblicato sulla rivista medica “The Lancet” ha rivelato che l’84% dei giovani intervistati, tra i 16 e i 25 anni, prova uno stato cronico di preoccupazione che, nel 60% dei casi, è legato alla percezione negativa delle risposte dei governi al cambiamento climatico.
Il progetto “Circolo climatico” nasce a seguito di un confronto portato avanti dall’associazione Viração&Jangada con i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato ad alcuni suoi progetti. È promosso e co-finanziato dal Piano Giovani di Zona Trento Arcimaga e in collaborazione con l’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente (APPA), Museo delle Scienze di Trento (MUSE), l’Ecosportello Fa’ la cosa giusta! Trento, Extinction Rebellion e Fridays for Future.
Si chiama “Circolo climatico” perché l’idea di fondo è che parlare dei pensieri e delle emozioni in gruppo aiuti a migliorare il livello di benessere mentale e aumenti la motivazione a modificare le proprie abitudini verso uno stile di vita più sostenibile.
Si è pensato perciò di strutturare il progetto in due momenti, coinvolgendo due gruppi distinti di una ventina di ragazzi tra i 16 e i 35 anni: il primo gruppo partirà l’11 maggio, il secondo invece a ottobre. Inizialmente saranno dati ai giovani degli strumenti per comprendere ciò che sta succedendo al nostro Pianeta e delle “tecniche” per affrontare la preoccupazione che può nascere dalle notizie sul clima ma anche per gestire il proprio, piccolo cambiamento verso uno stile di vita più sostenibile.
La prima fase si articolerà quindi in tre incontri da due ore ciascuno con un esperto in cambiamento climatico, un’esperta di economia solidale e una psicologa, figura chiave dell’intero progetto, poiché lo scopo di “Circolo climatico” è proprio quello di offrire uno spazio di condivisione, ascolto e mutuo supporto sul tema dell’ansia climatica e del suo impatto sulla vita di tutti i giorni e sulle aspettative future, sul modello dei gruppi di auto mutuo aiuto.
In una seconda fase, a giugno, dopo aver acquisito informazioni e tecniche psicologiche, i giovani cercheranno di porsi delle sfide per cambiare le proprie abitudini e i propri stili di vita. Ne parleranno assieme, facilitati da una tutor che li accompagnerà per tutta la durata del progetto, nel corso di due incontri in cui avranno la possibilità di conoscere anche gli attivisti di Extinction Rebellion e Fridays for Future. Questi incontri si svolgeranno a distanza di alcune settimane dalla prima fase del progetto, in modo tale da permettere ai partecipanti di elaborare delle sfide e cominciare a perseguirle, per diventare via via sempre più “sostenibili” nelle proprie scelte e nei propri stili di vita.
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Contatti
Marianna Malpaga
3516212100
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