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Prosegue il crowdfunding del master Saperi in Transizione

Ries e il master Saperi in Transizione hanno lanciato una raccolta fondi per sostenere 7 studenti del master nell’anno accademico 2022-2023 con altrettante borse studio. L’anno prossimo il corso che affronta i temi della transizione ecologica e sociale si terrà a Trento. I partecipanti fuori sede avranno la possibilità di abitare a Villa Sant’Ignazio.

Continua il crowdfunding per il master “Saperi in Transizione. Strumenti e pratiche per una cittadinanza ecologica e globale”, un percorso di studi unico in Italia portato avanti da Università di Trento, Università di Verona e Università di Parma, che permette di approfondire le conoscenze necessarie per la transizione socio-ecologica.

L’obiettivo della raccolta fondi lanciata dalla Rete Italiana dell’Economia Solidale (Ries) assieme al master Saperi in Transizione è raccogliere 7.700 euro per erogare sette borse da 1.100 euro. “Con quello che è stato donato finora, possiamo riuscire a finanziare una borsa di studio ‘completa’ e un pezzettino di un’altra borsa: perciò la raccolta fondi è ancora aperta”, spiega Francesca Forno, professoressa di Sociologia dell’Università di Trento.

La metodologia usata per il master Saperi in Transizione è quella del dialogo, dell’esperienza sul campo e dell’orizzontalità: per questo il corso non si svolge solo nelle aule accademiche, ma anche “sul campo”. “Quest’anno il master si farà a Trento – spiega Forno – e lo coordinerò io. I corsi saranno in presenza e online, per abbassare le spese di chi viene da fuori provincia. Stiamo prendendo accordi anche con Villa Sant’Ignazio per creare quella che a noi piace chiamare ‘didattica conviviale’: chi viene fuori da Trento, se vuole, potrà abitare a Villa Sant’Ignazio, che è un po’ una cittadella dell’altra-economia, perché promuove un’altra economia con il suo bar, l’accoglienza dei richiedenti asilo, il lavoro nei campi…”. Quest’esperienza era già stata sperimentata due anni fa, quando il master era stato avviato, al Monastero del Bene Comune di Verona.

Perché il master parta bisogna raggiungere i 15 iscritti, in modo tale da garantire una sostenibilità economica al corso. “Nel corso parliamo di transizione socioecologica – prosegue la professoressa Forno – perché siamo convinti che non si possa parlare di transizione ecologica senza affrontare anche la transizione sociale. Dobbiamo dare la possibilità di consumare meglio anche alle persone che stanno peggio, nel sud del mondo ma anche nei nostri sud del mondo, le aree povere delle nostre città”. Sono cinque i moduli del master: premesse epistemologiche della transizione ecologica; educazione e formazione alla sostenibilità; territori, istituzioni e comunità sostenibili; lavoro, produzione e consumo verso nuovi modelli ecosociali; progettare e rendere praticabile la transizione.

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