Le donne nella finanza etica
"Donne e finanza da urlo" è il nuovo progetto di Banca Etica che racconta storie di donne
Banca etica ha chiesto a socie, correntiste e clienti di partecipare ad un racconto collettivo “per liberare l’energia femminile di Banca Etica e promuovere la centralità del ruolo delle donne del Gruppo nel passato, nel presente, ma soprattutto nel futuro”. Da questo progetto di ascolto e valorizzazione delle diversità, nasceranno dei podcast per parlare di denaro e finanza dal punto di vista delle donne.
Conosciamo Banca Etica per i suoi principi fondativi che sono trasparenza, partecipazione, equità, efficienza, sobrietà, attenzione alle conseguenze non economiche delle azioni economiche, credito come diritto umano. La Banca finanzia esclusivamente organizzazioni che operano in quattro settori specifici: cooperazione sociale, cooperazione internazionale, cultura e tutela ambientale. Donne clienti e socie di Banca Etica, ma anche lavoratrici o ex-lavoratrici del Gruppo Banca Etica, sono invitate a raccontare dal loro punto di vista cosa significhi essere parte di questa banca.
L’8 marzo 2021 è stato fissato come il termine ultimo per inviare il proprio contributo al progetto. La data scelta non è casuale: si tratta della Giornata Internazionale delle Donne e della data di apertura del primo sportello di Banca Etica nel 1999. Si può partecipare mandando alla mail racconti@bancaetica.com un messaggio audio o video oppure una foto o una descrizione della propria storia.
Sul sito https://www.bancaetica.it/donnefinanza si trovano già molte storie personali legate alla finanza etica, tutte raccontate da donne. Viviana Isernia, ad esempio, sottolinea come Banca Etica sia l’unica banca in Italia e tra le poche al mondo a pubblicare online i finanziamenti erogati alle persone giuridiche. Viviana ha scelto Banca Etica per la sua Associazione di Promozione Sociale perchè è sempre a sostegno di iniziative responsabili sotto il profilo sociale e ambientale, citando l’emozione provata nel vedere, all’interno della filiale di Roma, lo striscione per chiedere “Verità per Giulio Regeni”. Marina Simeoni, architetto, ha potuto contare sul sostegno di Banca Etica per costruire il suo bed&breakfast senza barriere architettoniche. Agnese Prandi, dall’Appennino Modenese, prepara prodotti biologici nel suo forno, attività che è riuscita ad avviare sostenuta dalla filiale di Banca Etica di Bologna, che l’ha aiutata anche ad acquistare la casa per sé e la sua famiglia.