Non buttare quelle bucce!
Lisa Casali, scienziata ambientale e scrittrice, è stata l’ospite del terzo LunAdì dell’Ortazzo. Il tema trattato è stato quello dell’ecocucina.

L’Ortazzo è arrivato al terzo LunAdì del 2021. L’obiettivo è sempre lo stesso: ricercare insieme un futuro sostenibile per la comunità e per il pianeta, con un occhio sempre volto alle buone pratiche. Questa volta si è parlato di cucina: come possiamo ridurre i nostri sprechi ai fornelli? A parlarne Lisa Casali, una formazione scientifica alle spalle ma una passione per la cucina che l’ha portata a diventare scrittrice. Tra i suoi ultimi titoli “Il grande libro delle bucce” (Gribaudo Editore). E proprio di bucce abbiamo parlato, capendo quante risorse sprechiamo, gettandole.
Perché non dovremmo scartare le bucce?
La scrittrice ci ha innanzitutto raccontato cosa si intende con ecocucina. L’ecocucina consiste in un approccio all’alimentazione che produce meno rifiuti e spreca meno risorse. Per farlo, predilige tecniche di produzione che hanno meno impatto sull’ambiente. Come sottolinea Lisa Casali infatti, “le scelte che facciamo a tavola hanno conseguenze fuori dalle mura delle nostre case”.
Secondo questo approccio, è importante anche evitare sbucciare frutta e verdura, gesto che ci fa scartare circa il 50% di quanto acquistiamo. È ovvio che così facendo il peso negativo si sente anche nei nostri portafogli, un ulteriore motivo per liberarci da quest’abitudine. Come sottolinea Lisa, “Certe volte ci viene automatico sbucciare, ma per alcuni tipi di frutta e verdura no: mica sbucciamo albicocche, fragole e insalata!” Quest’osservazione ci fa capire quanto sia in realtà solo questione di abitudine il fatto di sbucciare le mele. Pensiamo veramente che le fragole non subiscano gli stessi trattamenti?
L’autrice, conducendo le indagini per il suo libro insieme ad Altroconsumo, ha analizzato numerosi esemplari di frutta e verdura, ricercando le proprietà nutritive, alcuni fitocomposti e i pesticidi presenti nelle bucce e confrontandoli con le altre parti dei prodotti. È importante sottolineare che sono stati analizzati prodotti acquistati al supermercato, quindi i dati potrebbero considerarsi ancora più significativi se si considerassero frutta e verdura di stagione presi al mercato contadino. Il dato, inedito nelle ricerche a livello mondiale, è a dir poco sorprendente. Chi avrebbe potuto immaginare che la buccia di un limone biologico contenesse oltre il 200% in più di vitamina C rispetto alla polpa? E che moltissimi polifenoli si concentrassero nella “barba” del finocchio?

Lisa Casali sapeva che molte preoccupazioni dei consumatori erano relative ai pesticidi. “Sul tema dei pesticidi, con Altroconsumo siamo andati fino in fondo, volevamo vedere cosa c’era di diverso nella buccia e all’interno della frutta e della verdura. Di tutti i prodotti di produzione italiana nessuno aveva valori al di sopra dei limiti della legge. In Italia la produzione da questo punto di vista è molto controllata.” Un’altra considerazione importante da fare è quella della stagionalità: “se volete assumere meno contaminanti” continua, “mangiate solo frutta e verdura di stagione, rispettate i cicli naturali che ovviamente richiedono meno pesticidi”.

Consigli in cucina
L’ospite non si è fatta sfuggire l’occasione di regalarci molti consigli da applicare in cucina, che trovate numerosi nel suo libro, anche relativamente alle cotture più adatte per non perdere tutte le qualità di frutta e verdura. È importante che i consumatori si rendano conto che bisogna cercare di cambiare il modo in cui guardiamo ai prodotti che acquistiamo. Per esempio, perché non fare dei canditi con la buccia dei kiwi? Lisa continua, consigliando ai partecipanti di consumare la parte bianca delle angurie come un cetriolo, oppure di farne delle marmellate. E poi dei consigli relativi alle foglie dei cavoli. Queste ultime appassiscono velocemente, quindi non appena li acquistiamo, facciamo per pranzo una pasta con le foglie di cavolo, aglio, olio e peperoncino, ad esempio. Ma il consiglio più importante è quello di cercare di abituarci a consumare direttamente frutta e verdura senza sbucciarle. “Invece di rischiare ogni volta di farvi male sbucciando la zucca, cucinatela a fette direttamente con la buccia, al microonde, con il piatto crisp, in funzione grill , con olio e spezie.” Il risultato, lo abbiamo provato, è ottimo!
Se ti sei perso l’incontro e ti abbiamo incuriosito, la registrazione la puoi trovare alla pagina Facebook dell’Ortazzo. Vi ricordiamo che la rassegna non è ancora finita: prossimo appuntamento lunedì 12 con Matteo Cereda per parlare di orti. E gli incontri potrebbero non concludersi con l’ospite di ortodacoltivare.com, vi terrremo aggiornati!
L’evento è stato promosso nell’ambito del progetto Ecosportello Fa’ la cosa giusta, co-finanziato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Servizio Politiche Sociali della Provincia Autonoma di Trento.