KM0: i GAS fanno la cosa giusta
Durante il settimo appuntamento del percorso Ambiente, stili di vita e sostenibilità del progetto KM0, l’attenzione si è concentrata sui Gruppi di Acquisto Solidale (GAS). Una tematica importante, che gli ospiti presenti sono riusciti a raccontare al meglio.
Angela Nardelli
Vive a Trento e studia Giornalismo e Cultura editoriale presso l’Università di Parma. Ama leggere, scrivere e stare in mezzo alla natura. Attenta alle tematiche ambientali, alla salvaguardia del territorio e ai diritti umani, collabora con l’Agenzia di Stampa Giovanile dal 2020.
L’incontro di venerdì 2 aprire 2021 si è aperto con la presentazione di Danilo Marchesoni, presidente dell’associazione “L’Ortazzo”, uno dei promotori della Fiera Fa’ la Cosa Giusta! Trento e del progetto Km0: giovani volontari per fare la cosa giusta. L’Ortazzo è nata come associazione nel 2009 con lo scopo di svolgere attività nei settori della cultura contadina, dell’aggregazione giovanile e della promozione dell’agricoltura biologica e conservativa. Nel 2013 dall’associazione è nato il GAS “L’Ortazzo”. Una decisione che ha portato nuova linfa.
Che cos’è un GAS?
“Quando un gruppo di persone decide di incontrarsi per riflettere sui propri consumi e per acquistare prodotti di uso comune, utilizzando come criterio guida il concetto di giustizia e solidarietà, dà vita a un GAS, un Gruppo di Acquisto Solidale”
Estratto documento base dei GAS nazionali, luglio 1999
Come ha spiegato Danilo, il Gruppo di Acquisto Solidale è un insieme di famiglie – sia informale che formale – che si uniscono per fare acquisti di un certo tipo, tendenzialmente di prodotti a Km0 e ambientalmente sostenibili ed etici. Nascono quindi dall’esigenza di un consumo critico, equo e solidale. Eludono gli intermediari per poter dare al contadino il prezzo giusto e il compenso giusto per il lavoro che ha svolto. Ma l’eticità non ha solamente una base economica. Come ha spiegato Danilo, hanno grande importanza anche i diritti umani dei produttori. La solidarietà è infatti finalizzata a questi ultimi, oltre che ai soci che fanno parte del GAS. Ma la solidarietà maggiore è quella verso l’ambiente: tutto quello che si acquista è infatti sostenibile a livello ambientale.
Quali sono le attività all’interno di un gruppo di acquisto solidale?
Danilo Marchesoni ha raccontato che come attività primaria c’è ovviamente l’acquisto. Ma non solo. Un GAS dovrebbe essere anche la parte di comunità che sensibilizza la restante parte a uno stile di vita sostenibile. Inoltre, durante gli incontri a cadenza regolare tra i gasisti, si discute dei prodotti, ci si confronta e si condividono pensieri, tecniche e conoscenze.
“In Trentino si contano diversi GAS, e L’Ortazzo è uno di quelli che funziona meglio”, ha raccontato Maddalena Parolin di L’Ortazzo. Dalla sua nascita come Gruppo di Acquisto Solidale ha infatti potuto organizzare un sistema logistico efficace.
Anche Alessandro Zanon, presidente di Trento Consumo Consapevole, ha portato la sua esperienza ai giovani volontari. “Trento Consumo Consapevole” – ha spiegato Alessandro – “nasce dieci anni fa a Trento come una rete di GAS, diventata associazione da pochi anni”. Lo scopo è quello di fare attivismo, approfondendo tematiche riguardanti il consumo critico e la sostenibilità, visitando i produttori, portando sempre avanti l’importanza dell’eticità e della solidarietà.
Come si muove Trento Consumo Consapevole?
Come ha spiegato Alessandro Zanon, l’associazione dà supporto ai gruppi di acquisto solidale. Collabora inoltre al tavolo “Nutrire Trento” – creato da Comune e Università per far nascere legami tra attori che nutrono il territorio, consumatori e GAS – e fa parte dell’Ecosportello Fa’ la Cosa Giusta! Trento.
Lo scopo, oltre all’aiuto ai GAS, è quello di creare cultura intorno agli stili di consumo, sfida importante in un mondo che ha risorse limitate.
“Non possiamo nutrire tutti e non togliere risorse per le generazioni future senza modificare il nostro stile di vita”
Alessandro Zanon
La seconda parte dell’incontro, dedicata alla formazione più tecnica dei giovani volontari intorno a tematiche giornalistiche e comunicative, si è concentrata sulla programmazione di un sito web, in particolare quello di Fa’ la Cosa Giusta Trento!. L’ospite è stato Stefano Borgogno, designer grafico e progettatore grafico di interfacce.
Stefano ha spiegato in particolare ai partecipanti qual è stato l’iter per la programmazione del sito www.falacosagiustatrento.org, e più in generale cosa occorre sapere per crearne uno da zero.
Qui il regolamento e le informazioni per aderire al GAS L’Ortazzo.
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