Alla Fiera Fa’ la cosa giusta! Trento si mangia biologico
Tanti i settori della Fiera Fa’ la cosa giusta! Trento. Tra il 22 e il 24 ottobre ci saranno anche i produttori agroalimentari, provenienti da molte regioni italiane, tra cui la Sicilia e l’Umbria.
Tra il 22 e il 24 ottobre, a Trento Fiere potrete trovare molte realtà che, in tutta Italia, producono biologico. L’elenco degli espositori è in continuo aggiornamento. Noi però vi forniamo intanto un elenco di quelli che hanno già aderito e che lavorano nel settore agroalimentare.

Agrobiologica Cirrincione di Faraci Antonella. Viene da Palermo, precisamente da Ventimiglia di Sicilia, e ha un’esperienza consolidata nel settore agro-biologico. L’azienda è specializzata nella produzione di olio extravergine di oliva da agricoltura biologica di due varietà – “La Calamignara” e “La Biancolilla” – che spedisce in tutta Italia e in quasi tutta Europa.
Azienda Agricola LaRiservaBio. Produce da trent’anni olio d’oliva biologico a Tuscania, in provincia di Viterbo, e ha clienti che vengono anche da Francia, Germania, Svizzera, Belgio e Svezia. L’olio extra-vergine di oliva non si usa solo in cucina, specificano i produttori di LaRiservaBio in una sezione del loro sito: può essere anche un rimedio curativo e naturale per affrontare alcuni problemi di salute.
Agricola San Lorenzo Srl. Si trova a Milano, e si occupa della lavorazione e della conservazione della carne e della produzione di prodotti a base di carne.
Torre Colombaia. È un agriturismo biologico immerso nel verde di San Biagio della Valle, in provincia di Perugia. Dal 1986, nei 55 ettari di terra arabile di Torre Colombaia vengono coltivati girasole, grano del faraone, lino, grano saraceno, farro, lenticchie, orzo, manitoba, grano tenero, miglio, grani antichi e fave piccole. Nascono così le ricette biologiche (e talvolta vegane) proposte nell’agriturismo.
Tenuta Macconi. Agrumi, vini e olio extravergine di oliva biologici sono i prodotti di questa tenuta, che si trova nell’omonima contrada nei pressi del fiume Dirillo, nel comune di Acate, in provincia di Ragusa.
Nonno Peppino. Peppino Brunetto srl viene da Aspra, in provincia di Palermo, e si avvale di una tradizione quasi centenaria nella lavorazione del pesce. Nel 1926, nonno Peppino Brunetto fonda un’azienda che si basa sul metodo della salatura per la lavorazione delle acciughe. Di lì a poco viene introdotta anche la lavorazione del tonno, che permane tuttora.
Cibo Matto di Sangiovanni Davide. Un laboratorio biologico specializzato nell’essiccazione a freddo di verdure fresche a Castiglione del Lago, in provincia di Perugia.
Vigneti Pernigotti. Sui Colli Tortonesi, in provincia di Alessandria, c’è un’azienda che si tramanda da generazioni e che dal 1999 è a coltivazione biologica. Un quarto dei 23 ettari di terreno sono destinati alla vite, da cui nascono Barbera, Dolcetto e Timorasso.
Azienda Agricola La Frassinara. Grani teneri e duri antichi e farro, dai quali prendono vita pasta e farina. L’azienda agricola di Gina Piscopo si trova a Campagnolo Emilia, in provincia di Reggio Emilia, ed è indirizzata verso l’agricoltura biologica e biodinamica.
Azienda Agricola Biologica “Torrente Locone”. È gestita dalla famiglia Lombardi, e si trova nel Parco Naturale Fiume Ofanto in Puglia, dove produce olio extra vergine di oliva Novello.
Oro del Parco. Nella murgia barese, c’è l’azienda agricola Oro del Parco, che produce pasta, olio, farina e i “biopacchi” con pasta, semola e olio extravergine di oliva. Oro del Parco è molto radicata sul territorio: esiste da 120 anni, e la prossima generazione che la gestirà sarà la quarta dei Plantamura.
BioAlberti. A Poggio Aquilone, in provincia di Terni, è attiva dal 1940 l’azienda agricola BioAlberti. La sua mission è “Vivi bene, mangia buono, gusta bio”, che cerca di promuovere con i suoi prodotti: pasta, legumi, cereali, farine, zuppe, patè, olio e carne.
Azienda Agricola Podere Al Sole. Un agriturismo abruzzese a conduzione familiare, dove si producono salumi e formaggi a latte crudo, artigianali e biologici. La colazione è il momento giusto per degustare i prodotti creati in azienda agricola!
Ittici di Lucia. I prodotti nascono da un processo di lavorazione artigianale. Potrete trovare filetti, paté, acciughe e colatura.
Azienda Agricola Minioto. Da Noto, in Sicilia, la passione per la coltivazione di mandorle e limoni. L’azienda è dislocata in tre zone diverse della Sicilia sud-orientale, per godere della bellezza del paesaggio e “sfruttare” le diverse temperature.
Astra Bio srl – Iris. Un pastificio biologico che si trova a Casteldidone. Oltre alla pasta, vengono prodotti polpe, passate e salse di pomodoro, farina biologica ed altre specialità biologiche. C’è anche una linea per il catering!
Caffè dal Mondo. Un negozio di capsule e cialde compatibili situato nel cuore di Trento, in vicolo San Marco. Troverete caffè, the e tisane.
Il Leprotto Bisestile. Un’azienda agricola di Bosentino, sull’altopiano della Vigolana, che coltiva e trasforma piante officinali e aromatiche, alleva lumache ad uso cosmetico e cura dei laboratori per bambini.
Backstube Profanter. Un’azienda che si trova a Bressanone, dove vengono prodotti pane, krapfen e altri dolci…
Cantina Lavis e Val di Cembra. La cooperativa “La-Vis”, la forza, nasce nel 1850, quando la famiglia Cembran edificò il primo nucleo produttivo. Pinot Grigio Rosé, Greggi Lagrein, Maso Franch, Mandolaia e tanti altri vini vengono prodotti nella cantina.
Ci saranno, ancora, Azienda Agricola Piccapane, la cooperativa agricola siciliana Valdibella, la pasticceria vegan Black Sheep di Trento, Biopizza di Mantova, il birrificio Gruit di Brindisi, l’azienda agricola Petri di Pergine Valsugana, la tenuta I Maroneri di Drena, l’azienda agricola Biorialto di Livorno, Peperoncino Trentino e l’azienda agricola biologica Terre di Vasia.
I criteri della Fiera Fa’ la cosa giusta! Trento
I produttori che vogliono prendere parte alla Fiera Fa’ la cosa giusta! Trento devono essere in possesso della certificazione di agricoltura biologica. Il certificato deve essere inviato a segreteria@trentinoarcobaleno.it assieme alla richiesta di iscrizione e al documento giustificativo rilasciato dall’organismo di controllo della produzione biologica, con l’elenco dei prodotti per i quali l’azienda è certificata.