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I volti di San Martino: Francesca Braito del Forno Sociale Migola

Tra i produttori che partecipano al mercato di San Martino (Trento) del giovedì, c’è anche il Forno Sociale Migola dell’Apsp Carpe Diem. Abbiamo intervistato Francesca Braito, che ci ha raccontato come quest’attività, nata nel 2015, abbia trovato nel mercato un posto in cui sperimentarsi.

Il Forno Sociale Migola al Mercato di San Martino: nello stand troverete pane, pizza e biscotti

Ogni giovedì, nel quartiere di San Martino, a Trento, si intrecciano storie, sapori e colori diversi che appartengono al mondo dell’economia solidale trentina. Il mercato, partito a fine settembre 2021 e ora in pausa fino all’inizio della primavera, si svolge negli spazi esterni della Bookique in orario d’aperitivo, per invogliare anche gli studenti universitari a incontrare chi, quando vende, “ci mette la faccia”.

Quali sono i produttori che partecipano al mercato di San Martino? Cominciamo a raccontarlo attraverso una serie di interviste, per spiegare cosa #succedeaSanMartino il giovedì pomeriggio.

Nel cortile esterno della Bookique c’è anche l’Apsp Carpe Diem con il suo Forno Sociale Migola, che si trova in via Paludi 46 a Canova (Gardolo) e che è aperto a tutti. “Chiunque arriva il mercoledì mattina è la persona che stiamo aspettando”, spiega Francesca Braito di Apsp Carpe Diem. Migola, infatti, è aperto ogni mercoledì dalle 9 alle 12 per chiunque voglia sperimentarsi nell’arte della panificazione. “Abbiamo scelto il pane perché è un cibo che non ha costi elevati – spiega Francesca – ed è fatto con degli ingredienti semplici, ma anche perché appartiene a tante culture diverse; tante culture che si possono incontrare anche nel territorio di Canova”.

L’Apsp Carpe Diem è nata nel 2003 proprio a Canova. “Gestisce dei centri di doposcuola per bambini delle elementari e ragazzi delle medie e si occupa di progettualità aperte a tutti, a bassa soglia”, prosegue Francesca. “Ed è anche un osservatorio privilegiato su un quartiere ricco di fragilità ma anche di potenzialità”.

Come avete saputo che c’era il mercato di San Martino?

Abbiamo risposto alla call di Cooperativa Samuele, che ha contattato i produttori e le associazioni che fanno parte dell’Economia Solidale Trentina. Arrivato l’autunno, abbiamo preso parte sin da subito al mercato del giovedì pomeriggio.

A quali altri mercati partecipate?

Non prendiamo parte ad altri mercati. La parte produttiva della nostra associazione, con il Forno Sociale Migola, è ancora in fase di sviluppo. Il mercato di San Martino, quindi, ci ha dato la possibilità di sperimentarci in questa parte di progettualità: Migola nasce proprio come progetto di sviluppo di comunità attraverso le piccole produzioni.

Quali prodotti vendete al mercato di San Martino?

Abbiamo pizza, focaccia al trancio, pizzette e pane di diversi formati, fatto con farine diverse e con diverse lievitazioni. Abbiamo provato a fare anche il pandolce. E poi, ovviamente, ci sono i nostri biscotti.

Com’è nato il Forno Sociale Migola di Apsp Carpe Diem?

Migola nasce nel 2015 come uno spazio aperto ed accogliente per la produzione di pane. Chiunque arriva il mercoledì mattina, dalle 9 alle 12, è la persona che stiamo aspettando. In questo momento chiediamo soltanto di mandare un messaggio per avvisare della propria presenza per questioni Covid, ma solitamente il Forno Sociale è aperto a tutti, ed è sempre affiancato da uno sportello di accompagnamento e orientamento, Sponda, proprio per valorizzare anche la parte “non produttiva”. Siamo aperti anche il venerdì sera, dalle 17.30 alle 19.30, con il “venerdì pizza”: le persone possono venire in sede ad acquistare i nostri prodotti o possono ordinare una pizza da ritirare in quest’orario.

Qual è il prodotto che vi identifica maggiormente?

Il pane e la pizza alta. Una particolare di Migola che ci piace molto è il nome dei nostri prodotti. Spesso ci capita di sceglierlo a partire dalle storie e dai nomi di chi ce li ha donati o fatti conoscere. Abbiamo fatto delle torte che portano il nome della persona che le ha fatte o ce le ha consegnate. La nostra torta tenerina, per esempio, si chiama davidina.

Quante persone ruotano attorno al Forno Sociale?

Abbiamo un educatore formato anche sul mondo della panificazione, ma ci piacerebbe inserire nell’organico anche un panettiere. In totale siamo una decina tra volontari e dipendenti, formati sia sulla panificazione sia sull’accoglienza, perché vogliamo mantenere il focus su entrambi gli aspetti. Le persone accedono al forno perché si panifica, certo, ma anche perché si accoglie.

Migola non esisterebbe senza l’associazione Germogli, che è stata decisiva per avviare l’attività; i legami tra Apsp Carpe Diem e Germogli durano ancora oggi: la presidentessa Annamaria Tecilla, poi, è un’ottima cuoca e ci consiglia sempre nuovi prodotti!

Avete conosciuto nuove realtà con le quali non eravate in contatto al mercato di San Martino?

Assolutamente sì. Il mercato è stata un’ottima occasione per conoscere anche alcune aziende geograficamente vicine che non conoscevamo, come quella di Roncafort. È stato, e sarà, anche il posto ideale per sperimentare e per assaggiare i prodotti degli altri e capire come si possono sposare con i nostri.

Perché le persone dovrebbero venire al mercato di San Martino?

È un posto accogliente in cui ci si può sedere e rilassare. Il mercato di San Martino ti dà anche la possibilità di fare la spesa comprando prodotti molto buoni, fatti da persone che cercano di fare al meglio il proprio lavoro (e si vede). Personalmente, dopo il mercato torno sempre a casa con cose “barattate” e buonissime e con molti meno sacchetti in plastica: i prodotti sono inseriti in contenitori sostenibili.

Per contattare l’Apsp Carpe Diem: 3459344467 (Vittoria)

Intervista a cura di Marianna Malpaga e Angela Dalpiaz

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