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Siccità, i cittadini si attivano per prendersi cura dei laghi

Scarichi non depurati e inquinanti, incuria e inquinamento da microplastiche, cementificazione e captazione delle acque: sono i temi al centro di Goletta dei Laghi, la campagna avviata da Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta per monitorare insieme a cittadini, volontari, associazioni e amministrazioni lo stato di salute dei bacini lacustri. L'articolo di Lorena Di Maria per Italia che cambia.

Come tutelare e gestire la risorsa idrica di fronte alla siccità e porre le basi per un sistema idrico integrato e sostenibile? Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta ha provato a fare chiarezza su questo tema, organizzando anche quest’anno la sua storica campagna dedicata al monitoraggio dei laghi italiani: Goletta dei Laghi.

In Italia, da nord a sud, sono dodici le regioni toccate dalla campagna di Legambiente a cui hanno collaborato centinaia di volontarie e volontari sui territori per contribuire al campionamento delle acque lacustri. In Piemonte Goletta dei Laghi è durata tre giorni, dall’11 al 13 luglio, in alcuni dei luoghi simbolo dell’emergenza idrica: il Lago Maggiore sulla sponda piemontese, il Lago d’Orta, il Lago di Viverone e i Laghi di Avigliana.

Goletta dei Laghi di Legambiente ha coinvolto 12 regioni italiane

IN DIFESA DEI BACINI LACUSTRI ITALIANI

In Piemonte, durante i tre giorni non sono mancati incontri con gli esperti, monitoraggi scientifici e azioni di citizen science per evidenziare la salute delle acque, denunciare le criticità e promuovere gli esempi virtuosi di gestione e sostenibilità. Legambiente ha voluto anche ribadire la necessità di una gestione equa, razionale e sostenibile della risorsa idrica, di fronte alla scarsità d’acqua che non risparmia i bacini lacustri italiani già sottoposti a eccessive captazioni o cattiva depurazione.

Ciò che è emerso è che nei 4 laghi piemontesi, dei 23 punti campionati 13 risultano oltre i limiti di legge: nel mirino ci sono canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico causato da cattiva depurazione o scarichi illegali arriva nei laghi. I risultati delle analisi sono stati effettuati da un team di tecnici e volontari e sono stati resi noti nelle varie conferenze stampa che si sono tenute in ogni tappa.

In ogni giornata, poi, sono state organizzate azioni di citizen science nell’ambito dei Lakes Days, eventi in cui volontari, cittadini, associazioni e amministratori si sono uniti in un’esperienza concreta di tutela e valorizzazione del lago. Sempre attivo durante tutta la campagna è poi il servizio SOS Goletta, attraverso cui i cittadini possono segnalare a Legambiente chiazze o inquinamento sospetto di laghi, mari e fiumi e permettere all’associazione di coinvolgere le autorità competenti per intervenire tempestivamente.

GESTIRE LA RISORSA IDRICA

Durante la campagna dedicata alla tutela dei bacini lacustri italiani, si è tenuta a Verbania la seconda edizione del Forum Acque: «Proteggere e valorizzare un bene come l’acqua è una delle grandi sfide che non possiamo perdere. Siamo costretti a essere resilienti e ad adattarci ad un ecosistema che, sempre più fragile, sarà in una crisi ormai cronica», ha dichiarato Giorgio Prino, presidente di Legambiente e Valle d’Aosta.

L’evento è stato ospitato dall’Hotel Majestic di Verbania, che fa parte di Legambiente Turismo e che ne è stato riconosciuto Ambassador per l’impegno nella realizzazione di prodotti e servizi turistici sostenibili e attenti all’ambiente. La prima parte della mattinata, insieme alle amministrazioni e a esperti di diverse realtà italiane, è stata dedicata al problema delle microplastiche nei corpi idrici piemontesi e alla presentazione del percorso di networking che Legambiente sta strutturando insieme ad Arpa, ENEA e CNR, anch’esse presenti.

Con Legambiente Alpi, ARPA Piemonte e si è parlato del problema dell’assenza di precipitazioni significative sul territorio regionale all’interno del più ampio quadro della crisi climatica, insieme all’azienda Acqua Novara VCO e all’Autorità d’Ambito Idrico Torinese ATO3 che si occupano dell’organizzazione del servizio idrico integrato.

All’ordine del giorno anche le criticità legate al settore agricolo piemontese: a trattare il binomio acqua-cibo erano presenti esperti di Coldiretti e il DIATI – Dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente, il Territorio e le Infrastrutture del Politecnico di Torino. Uno dei progetti presentati è stato “Water to Food”, ideato da un team di idrologi, economisti, ingegneri e fisici che condividono una missione comune, ovvero ottimizzare le risorse idriche nel sistema alimentare globale nell’ottica della sicurezza alimentare.

Infine, sono stati approfonditi gli scenari possibili dell’utilizzo della risorsa in chiave di produzione energetica e come opportunità di sviluppo di turismo sostenibile sui bacini lacustri, nell’ottica adottare pratiche virtuose per gestire le risorse idriche, oltre che sul tema della biodiversità ittica.

DALLA SALUTE DEI GHIACCIAI ALLA QUALITÀ DELLE ACQUE: LE CAMPAGNE DI LEGAMBIENTE

Oltre a Goletta dei Laghi sono diverse le campagne che Legambiente porta avanti per mettere in luce le criticità legate alla siccità. Parliamo di Carovana dei Ghiacciai, che monitora la salute dei ghiacciai messa a serio rischio dagli effetti dei mutamenti climatici e promuove la tutela della montagna ad alta quota. Un’altra campagna è Big Jump che organizza il suo “tuffo-denuncia” per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla qualità delle acque e per il recupero della balneabilità nei grandi corsi d’acqua.

Queste campagne «ci aiutano a puntare i riflettori sulla risorsa idrica, per pungolare non solo l’attenzione pubblica, ma soprattutto i decisori politici. Bisogna rivedere gli usi e i consumi dell’acqua, mettendo in discussione schemi consolidati non più sostenibili, ripristinando l’equilibrio tra uomo e ambiente», hanno concluso i promotori dell’iniziativa.

Un articolo di Lorena Di Maria per Italia che cambia

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