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A Levico, Lisa fa nascere il colore dalle piante con il suo “Piantastica”

Un paio d’anni fa Lisa Vjnogradova ha dato vita a “Piantastica”. Con la sua macchina da cucire e grazie all’upcycling, realizza capi d’abbigliamento e shopper che vende online. Da poco ha anche iniziato a fare laboratori a Levico Terme per insegnare alle persone l’arte dell’ecoprinting. Le sue creazioni, infatti, vengono colorate con i pigmenti ricavati dai fiori.

Quest’anno “Piantastica” è uscita allo scoperto. L’attività di Lisa Vjnogradova, 29 anni e una passione per il cucito e le piante tintorie, nasce a Levico Terme un paio d’anni fa, durante il lockdown, ma è solo da alcuni mesi che Lisa ha cominciato a proporre dei corsi di ecoprinting per decorare con i pigmenti dei fiori magliette, borse e vestiti.

Lisa cuce con una macchina a manovella del 1910. “Per le donne della mia famiglia – racconta – è sempre stato importante cucire. Tra gli anni Cinquanta e Settanta, quando sono nate mia nonna e mia mamma, originarie della Crimea, c’erano ancora l’Unione Sovietica e il comunismo. Se non cucivi qualcosa per te, rischiavi di entrare in una stanza e vedere quattro, cinque donne vestite esattamente come te. Sin da piccola ho sempre indossato i vestiti fatti con cura da mia madre e da mia nonna. Così è nata anche la mia passione per il cucito”.

Lisa Vjnogradova, 29 anni, due anni fa ha aperto la sua attività, “Piantastica”

Lisa si è trasferita a Levico Terme cinque anni fa, “per amore”. “Il mio compagno lavora alla Cantina Romanese”, dice, raccontando anche come, trasferendosi in un paese, il suo ritmo di vita sia cambiato. “Ho sempre vissuto normalmente la vita, sempre di corsa per qualsiasi cosa, come tutti. Il mio fidanzato, invece, conduce una vita molto più lenta, a contatto con la natura, perché fa l’agricoltore. Lavora nelle stagioni più calde, dopodiché si dedica alle sue passioni. All’inizio i miei ritmi sono stati sconvolti, poi piano piano ho cominciato ad abituarmi anche io, e mi sono avvicinata alla natura”.

La passione per l’ecoprinting è nata durante una vendemmia. “Ho iniziato a vendemmiare con una maglietta bianca – sorride Lisa -, una scelta che si è rivelata poco intelligente, perché la mia maglietta si è subito macchiata con le vinacce. Ho cominciato subito ad informarmi per capire come togliere il colore e, a un certo punto, ho deciso di colorarla completamente. È venuta così bene che ho cominciato a interessarmi ai colori naturali e a studiarli. Prima della fine dell’Ottocento, infatti, i colori sintetici non esistevano, e l’uomo doveva rivolgersi solo alla natura per colorare, coltivando piante specifiche o usando dei minerali. Avendo a disposizione tanta terra, e le conoscenze del mio fidanzato, che ha studiato a San Michele, ho cominciato a piantare le prime piantine e a realizzare i primi esperimenti”.

Fino alla fine dell’Ottocento, per colorare si usavano metodi naturali. L’ecoprinting recupera questa tradizione

Durante le lunghe e calde giornate del lockdown, la passione di Lisa è diventata un lavoro. Ha cominciato a vendere online, sul suo sito, le sue creazioni, che poi ha portato anche in diversi mercatini.

Per i capi d’abbigliamento, Lisa recupera dei pezzi vintage e li sistema con l’upcycling. “Devono essere fatti con fibre naturali, perché il colore non si fissa su quelle sintetiche. Uso quindi molto lino e seta. Difficilmente, invece, uso altri tessuti di origine animale nuovi, anche se sono quelli che si colorano meglio, perché hanno una base proteica che accoglie meglio il colore”. Lisa recupera i pezzi da una signora in pensione, che per tutta la vita ha fatto vestiti da sposa. “Ha tantissimi ritagli di stoffa – racconta – con i quali riesco a produrre foulard e altri capi. Per l’abbigliamento, invece, vado a caccia di vestiti ai mercatini e qualche volta anche su Vinted: trovo capi che hanno bisogno solo di piccoli aggiustamenti e di cui però le persone vogliono disfarsi”.

Una delle creazioni di Lisa, che si occupa anche di upcycling

I laboratori sono aperti a tutti, con un costo di partecipazione di 15 euro, e si svolgono il mercoledì e il sabato mattina. Per conoscere le date, basta rimanere aggiornati sulle pagine Instagram e Facebook di “Piantastica”. “Di solito propongo di colorare una maglietta o una shopper – dice Lisa – per introdurre i partecipanti al mondo dell’ecoprinting. Così ognuno torna a casa con la sua maglietta o la sua borsetta. Il materiale iniziale lo fornisco io, ma a volte le persone portano le magliette bianche da casa: me le consegnano qualche giorno prima del laboratorio, così io le decoloro. È capitato che alcune signore venissero con una semplice maglietta bianca e poi, a un secondo laboratorio, tornassero con un vestito al quale sono più affezionate perché ormai si fidavano”.

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