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Edera, l’emporio di comunità di Trento diventa realtà

Venerdì 23 settembre si costituirà la cooperativa Edera, che porterà poi alla nascita di un omonimo emporio di comunità a Trento, un negozio in cui acquistare prodotti alimentari e non selezionati grazie all'attenzione per gli aspetti di sostenibilità, filiera e comunità. I soci: "Chiunque voglia far parte della squadra e dare il proprio contributo è benvenuto. Per aderire, basta andare sul sito di Edera e fare richiesta"

È fissata per venerdì 23 settembre 2022 la costituzione della cooperativa Edera, che nasce con l’obiettivo di aprire il primo emporio di comunità a Trento.

L’emporio di comunità è un negozio dove acquistare prodotti, alimentari e non, accuratamente selezionati grazie all’attenzione per gli aspetti di sostenibilità, di filiera, di comunità, dove il dialogo a uno a uno con i produttori è parte integrante del modello di commercio.

La cooperativa Edera, che nasce per costituire l’emporio di comunità di Trento, nascerà venerdì 23 settembre

I soci e le socie sono i soli proprietari, gestori e clienti, svolgono a rotazione le attività necessarie, dedicando tre ore al mese alle attività della cooperativa.

Edera non sarà però un negozio di nicchia, men che meno una “boutique del biologico”. Intende essere il luogo dove trovare i migliori prodotti possibili ad un prezzo giusto, senza ricarichi o intermediari che pesino sul prezzo finale, e grazie all’abbattimento delle spese ottenuto con la partecipazione di tutti e di tutte.

Un luogo di innovazione, di sostenibilità, ma anche di socialità, con l’obiettivo di rispettare gli equilibri naturali grazie al sostegno all’agricoltura contadina, anche di montagna. Inoltre, s’impegna a incidere sulla comunità, con la presenza e l’organizzazione di iniziative coerenti con lo spirito di Edera, rivolte a chi vuole mettersi in discussione, almeno un po’, per cercare alternative ad un mercato ed a processi di consumo per molti aspetti inadeguati.

Edera è stata di recente anche al Poplar, il festival che si è svolto la scorsa settimana tra Piedicastello e il Doss Trento

Edera si propone di creare non solo un luogo di acquisto, ma un luogo di legami, con il territorio, con le culture della produzione di qualità e rispettose delle persone e dell’ambiente, con le comunità ospitanti chiamate a partecipare in prima persona. Un consumo critico a fin di bene per i soci e le socie, che hanno a disposizione prodotti biologici e selezionati a prezzi giusti, per la filiera complessiva e per la comunità tutta che vede arricchirsi il panorama degli acquisti di un’alternativa che non c’era.

Il percorso per la costituzione, durato un paio d’anni, ha permesso di coinvolgere oltre duecento soci e socie volenterosi non solo di acquistare presso l’emporio i prodotti di loro scelta, ma anche di impegnarsi in prima persona dedicando una quota del loro tempo alla gestione dell’emporio.

I componenti del direttivo di Edera nominati nell’ultima riunione in Clarina a Trento

Il primo gruppo di una trentina di “visionari” e “visionarie” ha cominciato a ragionare su Edera partendo dall’esperienza nei GAS, i Gruppi di Acquisto Solidale a cui molti dei partecipanti già aderiscono.

Pian piano ne è uscita una iniziativa che intende mettere in discussione le regole principali dei processi di acquisto attuali, rifiutando le logiche di sfruttamento tipiche del mondo della grande distribuzione.

Un progetto nato e cresciuto “dal basso”, dalla partecipazione e dall’impegno di tante persone in una logica partecipata e condivisa, che ha visto approfondire assieme tutte le scelte, da quelle strategiche a quelle operative.

La cooperativa è agli inizi. Nei prossimi mesi c’è tanto da fare per passare dalle idee all’apertura dell’emporio, ma l’entusiasmo è alto, confermato anche dalla quota di nuovi soci e soci entrati negli ultimi tempi. Chiunque voglia far parte della squadra e dare il proprio contributo è benvenuto. Per aderire, basta andare sul sito di Edera e fare richiesta.

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