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Consumatori critici nel digitale

Laboratorio pratico per essere consumatori critici nel digitale, utilizzando social alternativi come Mastodon e sociale.network.

Il laboratorio di oggi riguarda il tema del consumo critico nel digitale. Assieme a Carlo Gubitosa e in collaborazione con Bilanci di giustizia, abbiamo partecipato al bilatalk “Consumatori critici anche nel digitale”. In particolare, attraverso l’approfondimento pratico e le domande dei partecipanti, siamo entrati nel mondo delle piattaforme social alternative come Mastodon e sociale.network.

Carlo Gubitosa, scrittore e giornalista, ci ha introdotto al mondo del fediverso e ci ha spiegato cosa distingue i social che possiamo trovare in questa galassia rispetto ai social commerciali. Innanzitutto, al momento dell’iscrizione a sociale.network, prestando attenzione ai termini di servizio che accettiamo, notiamo delle differenze sostanziali rispetto a ciò che abitualmente siamo abituati ad accettare senza neanche pensarci troppo.  Qui le linee guida sono dichiaratamente antifasciste e contro l’antiscienza ad esempio, e si tratta di regole che la community può sempre discutere ed ampliare. Sociale.network è basato su un patto sociale in divenire, non si tratta di una policy stabilita da un’azienda, è autogestita. Mastodon poi non prevede la presenza di pubblicità, e sostiene una forma di scrittura che stimola il dialogo in termini di disponibilità di caratteri.

Il fediverso è ciò che rende internet una grande biblioteca e non un grande mercato”, precisa Gubitosa. Infatti, il fediverso è un universo di piattaforme federate che comunicano tra loro, composto visivamente da molti puntini che rappresentano tutte le comunità che hanno abbandonato le piattaforme commerciali. Su Twitter, ad esempio, non possiamo seguire un utente iscritto a Facebook, proprio perché ciascuno di loro ha interesse a mantenere la propria rete aziendale chiusa. Ciò non avviene nel fediverso, dove attraverso reti aperte e bot i software possono comunicare tra loro. Gubitosa ha spiegato nella pratica che dalla home di sociale.network posso accedere alla timeline federata, dove ci affacciamo sulla galassia del fediverso e vediamo tutto quello che scrivono le persone seguite da almeno uno degli utenti di sociale.network.

Citando Gandhi, l’ospite ci fa presente che dobbiamo tenere a mente la coerenza tra fini e mezzi. In quanto socialmente impegnati e promotori di alternativa sociale, non possiamo pensare ad esempio di sostenere la non violenza su una piattaforma aziendale che è stata utile, come nel caso di Facebook, per la propaganda che ha portato al genocidio dei Rohingya in Birmania, tanto da far parlare di “weaponization” di Facebook.

Mastodon infine permette la creazione di una comunità  con un’identità precisa che si basa sulla qualità degli scambi. Non si contano i numeri dei followers e dei like, ma si cerca di scambiare informazioni e di collaborare per nuove iniziative.

Approfondisci e scopri i suggerimenti pratici recuperando l’evento registrato qui.

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