BilaTalk con Carlo Gubitosa: il consumo critico nel digitale
Giovedì 11 marzo si è svolto il primo dei due appuntamenti per approfondire il consumo critico nel digitale con Carlo Gubitosa in collaborazione con Bilanci di Giustizia.
Angela Nardelli
Vive a Trento e studia Giornalismo e Cultura editoriale presso l’Università di Parma. Ama leggere, scrivere e stare in mezzo alla natura. Attenta alle tematiche ambientali, alla salvaguardia del territorio e ai diritti umani, collabora con l’Agenzia di Stampa Giovanile dal 2020.
Nel mese di marzo Bilanci di Giustizia assieme a Fa’ la cosa giusta Trento hanno organizzato due incontri sul tema “Consumatori critici anche nel digitale”, per capire quali sono le problematiche connesse all’utilizzo degli strumenti di messaggistica istantanea.
Carlo Gubitosa si è concentrato nel primo incontro, più teorico, su alcune domande: cosa c’è da sapere su come le piattaforme social gestiscono i nostri dati e la nostra privacy? Quali sono le alternative eticamente accettabili agli strumenti di messaggistica istantanea come Whatsapp, Telegram, Signal..?
Attraverso dati, statistiche, analisi accurate, Gubitosa è riuscito a rispondere a queste domande ma soprattutto ha dato agli uditori dei validi consigli e spunti di riflessione. Perché è così importante consumare in modo critico anche nel digitale? Perché ciò che dobbiamo proteggere è la nostra privacy, i nostri dati e movimenti, in quel mondo iperconnesso e intricato che è Internet. Gli strumenti di autodifesa esistono, è nostro compito informarci e renderci critici verso questo modo di comunicare ed esistere nel mondo digitale.
Alcuni di questi strumenti li ha elencati Gubitosa:
“Meglio essere connessi e sorvegliati o liberi e isolati?”
Carlo Gubitosa
Ma la domanda che più ha creato interesse è stata quella inerente le alternative a Whatsapp. Carlo Gubitosa ha infatti sottolineato come questo strumento di messaggistica istantanea non garantisca a pieno i diritti inerenti la libertà e la privacy. Sostituirlo con Telegram o Signal sarebbe una buona prassi, ancora meglio con Element o Tox – questi ultimi purtroppo meno conosciuti e poco utilizzati.
Tutte queste alternative hanno aperto gli occhi a molti, e fatto riflettere sulla grande mole di metadati che esistono su di noi. È in nostro potere, ha spiegato Gubitosa, decidere come le piattaforme social li gestiscono.
Nel prossimo incontro, che si terrà giovedì 25 marzo ore 20.45, Carlo Gubitosa ci aiuterà a entrare nel mondo delle piattaforme social alternative, come Mastodon e in particolare sociale.network. Questo appuntamento sarà ancora più interattivo, essendo organizzato sotto forma di laboratorio.
Qui per iscriversi al prossimo appuntamento.
L’evento è promosso nell’ambito del progetto Ecosportello Fa’ la cosa giusta, co-finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Servizio Politiche Sociali della Provincia Autonoma di Trento.