Logo Fà la cosa giusta Trento

Clima: i giovani chiedono più ambizione

L’8 maggio si è svolta al Muse l’iniziativa promossa dal Forum provinciale per i cambiamenti climatici che ha coinvolto 40 giovani per elaborare raccomandazioni politiche sull’emergenza climatica.

La penultima giornata del Trento Film Festival ha rappresentato l’occasione per una quarantina di giovani, tra i 15 e i 29 anni, di discutere sulle tematiche ambientali e di impegnarsi attivamente per ottenere dei cambiamenti istituzionali in questo ambito. La “Conferenza dei giovani sul clima- Trentino e Alto Adige” è stata istituita per contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall’Accordo sul clima di Parigi, per i quali il prossimo appuntamento di riferimento è la Conferenza ONU sul Clima (COP 26) che si terrà a Glasgow dall’1 al 12 novembre 2021. L’Italia, in quanto Paese co-organizzatore della COP 26, ospiterà a Milano dal 28 settembre al 2 ottobre l’evento preparatorio ministeriale (pre-COP26) e anche un evento internazionale straordinario dedicato ai giovani, dal titolo “Youth4Climate2021: Driving Ambition”.

In vista degli appuntamenti di Milano e Glasgow, il Forum provinciale per i cambiamenti climatici, coordinato dall’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, ha deciso di promuovere un percorso di coinvolgimento dei giovani trentini, che ha raggiunto la sua prima tappa con l’evento dello scorso sabato. Al Forum partecipano diversi soggetti del territorio: l’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente (APPA), il Servizio Sviluppo Sostenibile e Aree Protette della PAT, la Fondazione Edmund Mach, la Fondazione Bruno Kessler, TSM Step, il Parco Naturale Adamello Brenta, la Fondazione Museo Civico di Rovereto, l’Università di Trento, il MUSE, il Trento Film Festival e l’Associazione Viraçao&Jangada. Il percorso ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica ed è stato inserito in “All4Climate-Italy2021”, ricevendo l’ulteriore sostegno da parte del Comune di Trento. L’evento svolto al Muse l’8 maggio scorso è stato infine realizzato grazie alla collaborazione con Redo Upcycling.

La prima fase del percorso, costituita in primis da tre incontri di formazione con rappresentanti ed esperti, si è conclusa con Carta delle Raccomandazioni politiche per affrontare l’emergenza climatica sul territorio. Proprio la stesura delle prime raccomandazioni è stata il focus della giornata della “Conferenza dei giovani sul clima – Trentino e Alto Adige”, che sono state redatte con molta passione tramite lavori di gruppo dai giovani partecipanti. Sono stati poi eletti quattro rappresentanti che parteciperanno all’evento previsto a Milano il prossimo autunno ed alcuni di loro avranno l’occasione di partire per la Conferenza ONU sul Clima di Glasgow a novembre. Il percorso non si esaurisce qui: tra i mesi di giugno e novembre 2021 i ragazzi dialogheranno con rappresentanti del mondo della politica, della scuola e dell’università, delle imprese, dei media locali e delle organizzazioni che operano in Trentino e Alto Adige, durante una serie di incontri pubblici aperti alla cittadinanza.

Potrebbe interessarti anche…

Due strategie per migliorare la tua alimentazione

di Laura Endrighi

La magica lista dei piatti pronti in pochi minuti? L'avete mai provata? Laura Endrighi, psicologa ed esperta in alimentazione ci spiega quali strategie adottare per mangiare sano

alimentazionepsicologia

Con “Unicalana”, la creatività valorizza un prodotto locale

di Marianna Malpaga

Da qualche anno Michela Frizzi ha iniziato a interessarsi alla lavorazione della lana trentina. È nata così “Lanetta”, una saponetta che ora si trova in alcuni negozi del territorio e che è decorata con lana, spezie da cucina e fiori. Michela ha creato anche “Unicalana”, un brand (e una pagina Instagram) in cui presenta le sue creazioni.

LanettaMichela FrizzisaponettaUnicalana

Sono davvero le grandi aziende ad alimentare il mondo?

di Marianna Malpaga

Una ricerca della Fao dichiara che i piccoli agricoltori nutrono il 30 per cento della popolazione. Un gruppo di organizzazioni ha scritto una lettera alla Fao per protestare con quest’affermazione: i piccoli produttori nutrirebbero, secondo i loro calcoli, il 70 per cento della popolazione mondiale.

faonazioni unitepiccoli produttoriproduzione alimentare

Hai bisogno di informazioni?