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Circonvallazione ferroviaria, al via il dibattito pubblico

Il primo incontro si è tenuto martedì 7 dicembre a Palazzo Geremia: RFI ha spiegato le ragioni dell’opera, la Rete dei Cittadini ha presentato il progetto della Destra Adige e ad alcuni cittadini hanno chiesto di considerare “l’opzione zero”. A dicembre ci saranno altri incontri territoriali

L’incontro di martedì 7 dicembre ha aperto il dibattito pubblico, per cui è stato creato anche un sito dedicato

Il dibattito pubblico sulla circonvallazione ferroviaria di Trento si è aperto martedì 7 dicembre con una prima serata di approfondimento sulle ragioni dell’opera e sui progetti che si sono susseguiti negli ultimi vent’anni. Sul sito dedicato al dibattito pubblico, inaugurato lunedì 6 dicembre, si possono trovare sia il documento che contiene una sintesi del progetto per il lotto 3A dell’asse ferroviaria Fortezza – Verona (la cosiddetta “circonvallazione ferroviaria di Trento”) sia il file che illustra invece la controproposta della Rete dei Cittadini, che farebbe passare la circonvallazione in Destra Adige. Oltre ai documenti, si può anche trovare il video dell’incontro, che è stato introdotto da Andrea Pillon, coordinatore del dibattito pubblico, e dall’assessore all’ambiente e alla mobilità del Comune di Trento Ezio Facchin.  

Come ha spiegato Paola Firmi, commissaria per il potenziamento della linea Fortezza – Verona e responsabile della direzione tecnica di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), “la circonvallazione di Trento è una parte importante di un disegno su scala europea che punta ad aumentare la quantità e la qualità dell’offerta ferroviaria, in particolare incrementando la capacità del trasporto di merci”. 

“Il progetto della linea Fortezza – Verona, sul quale si lavora da diversi anni – ha aggiunto Firmi -, è stato individuato dallo Stato come uno dei sei progetti prioritari per il nostro sistema ferroviario, ed è stato inserito nei progetti della legge 108 del 2001”. La legge 101, in particolare, ha ratificato la “Convenzione sull’accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale”, sottoscritta ad Aarhus il 25 giugno del 1988. 

La linea Fortezza – Verona fa parte a sua volta di un progetto più ampio, quello dell’asse ferroviario Verona – Monaco, e costituisce l’accesso sud alla galleria di base del Brennero. Sono sette i lotti in cui è divisa la linea Fortezza – Verona; quattro di questi sono stati individuati come prioritari. Oltre a quello della circonvallazione di Trento (il lotto 3A), ci sono il lotto Fortezza – Ponte Gardena, la circonvallazione di Bolzano e la circonvallazione di Rovereto. Il progetto di fattibilità tecnico-economica di quest’ultima sarà avviato nei primi mesi del 2022. 

Gli ingegneri di RFI Giuseppe Romeo e Damiano Beschin hanno parlato della storia del progetto, che, secondo Romeo, rappresenterebbe una “grande opportunità per la città di Trento”. “Il completamento dell’opera – ha aggiunto – viene collocato nel 2026, prima della realizzazione del tunnel di base”. I progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), infatti, dovrebbero essere completati entro il 2026. 

“Ben 18 anni fa, nel 2003, si è iniziato a sviluppare il tracciato della parte italiana rispetto al tunnel del Brennero”, ha esordito invece l’ingegner Beschin. “Quell’anno un primo progetto è stato presentato al Comitato interministeriale per la valutazione economica: 42 chilometri di tracciato, dalla stazione di Mezzocorona fino a quella di Mori. Una soluzione considerata però molto impattante a livello ambientale, anche per gli attraversamenti del fiume Adige”. La soluzione viene quindi bocciata. “Vengono presentate due alternative – ha aggiunto Beschin – che riguardano la Sinistra Adige: una più profonda, che arriva nella montagna, l’altra invece più parietale”.  

Tra il 2007 e il 2008, la Provincia di Trento ha sviluppato un altro progetto preliminare, sulla Sinistra Adige, che è stato condiviso con Rete Ferroviaria Italiana. “Anche in questo caso l’iter approvativo del progetto è stato sospeso – ha detto Beschin -, questa volta dal Ministero dell’Ambiente, che ha ravvisato delle carenze documentali e delle debolezze nel progetto, soprattutto per la parte finale, verso la circonvallazione di Rovereto”. 

Nel 2012 la Provincia di Trento istituisce l’Osservatorio per lo Sviluppo del Corridoio del Brennero per monitorare l’avanzamento della progettazione, mentre “nel 2014 Italferr prende in mano il progetto preliminare della PAT e lo aggiorna, sistemando le carenze documentali ed eliminando le criticità nella parte sud del tracciato”, ha aggiunto Beschin. “Il progetto – ha continuato – è stato condiviso sin dal 2015. Sono state molte le analisi tecniche portate avanti, soprattutto in merito a problematiche ambientali che si concentrano soprattutto nella circonvallazione di Rovereto. Nel 2017, quindi, si è deciso di dividere l’intervento in due sotto-progetti, due sotto-lotti funzionali: il lotto 3A, la circonvallazione ferroviaria di Trento, e il lotto 3B, la circonvallazione ferroviaria di Rovereto”. 

Nel 2018, viene sottoscritto un protocollo tra RFI, Provincia di Trento e Comune di Trento. “Nel 2019, poi, la circonvallazione di Trento assume un valore importante per il progetto di riqualificazione urbana”, ha aggiunto Damiano Beschin. “In quell’anno è stato sottoscritto un secondo protocollo d’intesa”. 

Cristina Mazzocchi e Nicoletta Antonia di Italferr hanno presentato il tracciato, che va dallo Scalo Filzi (Roncafort) alla località Acquaviva. Undici i chilometri di galleria (10,5 naturale, 0,5 invece artificiale), due i tratti in trincea (in località Roncafort 1,3 km, in località Acquaviva 0,7 km), 3,5 i chilometri di tratti in rilevato, ottenuti adeguando la linea storica (2 km in località Roncafort, 1,5 km in località Acquaviva). 

Il tracciato del progetto, presentato da Cristina Mazzocchi e Nicoletta Antonia martedì 7 dicembre

La circonvallazione, secondo Mazzocchi e Antonia, “potrà aprire nuovi scenari di sviluppo per il tessuto logistico locale, ma permetterà anche di attivare tutta una serie di altri interventi per una Trento più intermodale, attrattiva e fruibile. Lo spostamento di grandi quantità di merci darà un contributo concreto alla mitigazione dei cambiamenti climatici, migliorando la qualità dell’aria”. 

Dopo questa prima fase, si è aperto il dibattito. Alcune risposte rispetto ai quesiti emersi durante l’incontro dovrebbero arrivare sul sito dedicato al dibattito pubblico. 

Si è presentata la Rete dei Cittadini di Trento, nelle persone di Martina Margoni e Paolo Zadra, che hanno esposto brevemente il progetto alternativo, che riguarda invece la Destra Adige. “Siamo ripartiti dal progetto elaborato nel 2003, che coinvolgeva appunto la Destra Adige e che è stato messo da parte per una serie di criticità di ordine idrogeologico”, hanno spiegato. “Il nostro tracciato ha eliminato le parti ‘critiche’: non coinvolge, per esempio, le aree ex Sloi, che non sono bonificabili nei tempi previsti dal PNRR. Neanche le aree abitate di San Martino e Calliano verrebbero toccate dal nostro progetto”. 

La “controproposta” della Rete dei Cittadini, che fa passare la circonvallazione ferroviaria di Trento in Destra Adige

Un gruppo di cittadini ha preso parola – online e in presenza – esprimendo le proprie perplessità nei confronti dell’opera per i suoi impatti idrogeologici e sulla salute dei cittadini (soprattutto in area ex Sloi), ma anche per le abitazioni che dovranno essere rase al suolo e per quelle che invece si troveranno all’imbocco e allo sbocco della circonvallazione ferroviaria. Alcuni hanno chiesto di considerare “l’opzione zero” e un aumento del pedaggio per l’attraversamento dell’autostrada del Brennero, così da deviare il traffico verso la linea ferroviaria già esistente.  Ad Acquaviva, il 28 novembre, era stata organizzata un’assemblea pubblica da parte dei gruppi contrari alla circonvallazione ferroviaria, alla quale era stata invitata anche la Rete dei Cittadini di Trento presentando il progetto della Destra Adige. I gruppi attiveranno dei presidi informativi sul territorio (qui articolo).

I prossimi incontri aperti alla cittadinanza. 

Dicembre sarà dedicato al dibattito pubblico, con una serie di incontri dislocati su tutto il territorio trentino, in particolare vicino ai punti interessati dal tracciato. 

Lunedì 13 dicembre alle 20.30-22.30 a Trento (Palazzo della Regione, Via Antonio Gazzoletti 2): “Il progetto e gli impatti”. Dibattito sulle ricadute del progetto nell’area di Trento nord (località Roncafort-Scalo Filzi). 

Mercoledì 15 dicembre alle 17-19.30 a Mattarello (Sala Polivalente Alberto Perini, Via Guido Poli 6): “Il progetto e gli impatti”. Dibattito sulle ricadute del progetto nell’area di Trento sud (località Acquaviva).

Lunedì 20 dicembre alle 20.30-22.30 a Besenello (Gruppo pensionati e anziani, via San Giovanni 49): “Il progetto e gli impatti”. 

Martedì 21 dicembre alle 17-19.30 a Trento (Palazzo Geremia, via Rodolfo Belenzani 20): “Il progetto integrato”. Dibattito sul progetto integrato di riqualificazione della città, all’interno della quale si colloca la circonvallazione ferroviaria (prima fase dei lavori).

I tavoli tecnici. 

Sono organizzati per facilitare il confronto tra il proponente dell’opera, le istituzioni e i portatori di interesse su specifici aspetti del progetto. Vi partecipano, a seconda dei temi trattati, la Provincia di Trento, il Comune di Trento, Rete Ferroviaria Italiana e il Commissario di Governo per il potenziamento della linea ferroviaria Fortezza Verona. 

Lunedì 13 dicembre alle 9.30-12.30: “Tavolo tecnico sulle alternative di tracciato”.

Martedì 14 dicembre alle 9.30-12.30: “Tavolo tecnico con i residenti dell’area Trento centro”.

Mercoledì 15 dicembre alle 9.30-12.30: “Tavolo tecnico con i residenti dell’area Trento nord”.

Giovedì 16 dicembre alle 9.30-12.30: “Tavolo tecnico con i residenti dell’area Trento sud”.

Lunedì 20 dicembre alle 15-18: “Tavolo tecnico con le categorie agricole”.

Martedì 21 dicembre alle 9.30-12.30: “Tavolo tecnico con le categorie economiche e sociali”. 

Le domande e le osservazioni sul progetto di circonvallazione di Trento. 

Fino a mercoledì 19 gennaio 2022, è possibile inviare richieste di chiarimento alla mail info@circonvallazioneferroviariatrento.it

Sul sito dedicato al dibattito pubblico, invece, è possibile inviare le proprie osservazioni, che saranno raccolte in una sezione del portale e in un “Quaderno degli attori”. 

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