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Il Trento Film Festival abbatte la quarta parete

È stata inaugurata una nuova sezione del Trento Film Festival, che quest’anno giunge alla 70° edizione. La sezione è “Quarta parete”, ed è dedicata ai contenuti video per YouTube. Le trasformazioni digitali non hanno cancellato il mondo dei film, ma semplicemente l’hanno amplificato, permettendogli di abbattere il filo sottile che lo separa dall’osservatore.

Il Trento Film Festival, per il suo 70° anniversario, propone una nuova sezione dedicata ai contenuti per Youtube

Il Trento Film Festival compie 70 anni, e in occasione di quest’importante anniversario inaugura una nuova sezione, “Quarta parete”, dedicata ai content creator e aperta alle opere prodotte per i canali YouTube.

Il sogno di tutte le arti dello spettacolo è proprio quello di abbattere la quarta parete, quel “muro immaginario” posto di fronte al palcoscenico che separa lo spettatore da ciò che va in scena.

“La ‘quarta parete’ è stata definitivamente abbattuta? Non sta a noi dirlo, ma di certo possiamo affermare che il Trento Film Festival è sempre stato un laboratorio di innovazione – dichiara Luana Bisesti, direttrice della rassegna di cinema e culture di montagna più longeva del mondo -, nei contenuti e nelle forme del racconto delle montagne del Pianeta, dando spazio a opere che per stile e modalità di produzione si ponevano spesso in anticipo sui tempi”.

Il cinema è la settima arte, ma forse, affermano gli organizzatori della kermesse, “più di tutte le altre è riuscito a rompere la ‘quarta parete’, e attraverso lo schermo, grande o piccolo che fosse, a entrare nel mondo dello spettatore, coinvolgendolo e creando fenomeni culturali che hanno messo radici profonde nella società”.

La digitalizzazione e l’avvento dei social media hanno cambiato le modalità di fruizione e di creazione dei contenuti video, che oggi approdano su YouTube, una piattaforma che ha avuto un enorme successo. I film, nonostante il passaggio dalla nascita del cinema all’avvento del video come fenomeno di massa, non sono scomparsi, anzi: si sono affiancati ad essi dei contenuti via via sempre più interattivi e innovativi.

Il laboratorio permanente “Quarta parete” proposto quest’anno dal Trento Film Festival vuole valorizzare questi contenuti, ed è aperto alle opere prodotte per i canali YouTube. È realizzato grazie alla collaborazione dell’alpinista Hervé Barmasse e del content creator e music producer Tudor Laurini, protagonisti l’anno scorso del Festival con una “Diretta di montagna”. Sono coinvolti altri due content creator molto noti nel mondo outdoor, Nick Pescetto e Omar Martinello, in arte “Omero”. Possono partecipare a “Quarta parete” opere ispirate alla Serendipity, dove la bellezza delle terre alte sia descritta attraverso la meraviglia e l’inatteso.

“La creatività e la fantasia espressa attraverso i contenuti video che troviamo in rete è sorprendente – commenta Hervé Barmasse -, affascinante, unica. È una forma di arte digitale che usa canali e palcoscenici differenti da quelli tradizionali arrivando a un pubblico di centinaia di milioni di utenti nel mondo. È il luogo nel quale hanno scelto di esprimersi le nuove generazioni dei videomaker. La montagna ha bisogno di arte e innovazione, un modo per comunicare ai giovani la grande bellezza e il rispetto per la natura”.

La durata massima ammissibile delle opere, che dovranno essere realizzate e pubblicate prima di maggio 2021, è di 20 minuti. La Commissione di esperti selezionerà le opere meritevoli e premierà il vincitore, che sarà annunciato in occasione della 70° edizione, in programma a Trento dal 29 aprile al 9 maggio. Più informazioni sul sito del Trento Film Festival.

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