Marcia dei Bruchi, si parte il 4 marzo: ecco i dettagli
La Marcia dei Bruchi partirà il 4 marzo da Borgo Valsugana. Oggi, mercoledì 2 marzo, sono stati presentati i dettagli dell'iniziativa, che coinvolge soprattutto le scuole, in comune a Trento.

È arrivato anche il sostegno della senatrice Liliana Segre per la Marcia dei Bruchi. Manca ormai poco tempo perché l’attivista John Mpaliza si metta in marcia, il 4 marzo, assieme alle scuole e alla società civile trentina per accendere i riflettori sui temi della pace, della giustizia e dei diritti umani.
“Il buon cammino è un esercizio non solo fisico ma di militanza, civile – il messaggio di Liliana Segre – La condivisione di un percorso rafforza lo spirito delle comunità. Condividere i valori costituzionali significa tracciare i confini del consorzio civile. La Costituzione che è la carta di identità del nostro Paese ci indica i confini di tale percorso. Praticandola si diventa ottimi cittadini oltre che atleti della democrazia. Un saluto grande al popolo dei camminatori”.
Sono quindici i comitati organizzativi locali che si sono attivati per aiutare Mpaliza nell’organizzazione della Marcia dei Bruchi, che si chiama così dall’idea di un bambino di 9 anni, il quale, sentendo parlare della camminata, ha proposto il bruco come metafora di qualcosa che, cammin facendo, si trasforma e assume delle fattezze molto belle, diventando una farfalla.
La Marcia dei Bruchi toccherà diverse valli del Trentino Alto Adige (qui la mappa), e coinvolgerà scuole di ogni ordine e grado e migliaia di studenti. Un momento sarà dedicato alla camminata con la società civile, un altro invece a quello con le scuole.
Le tappe della Marcia dei Bruchi: si cammina dal 4 marzo al 12 aprile
Venerdì 4 marzo: partenza da Borgo Valsugana
Domenica 6 marzo: trasferta in Valle dei Mocheni per ricordare Agitu Ideo Gudeta
Il 12 marzo si arriva a Rovereto, con una camminata da Besenello al quartiere Brione, che terminerà con un incontro pubblico. Mercoledì 16 marzo ci sarà invece una camminata con le scuole.
Il 19 marzo si arriva a Trento, con una camminata da Mattarello (alle 14) a Piazza Duomo (alle 16.30). Ci sarà poi un concerto di Milo Brugnara aperto al pubblico. Il 22 marzo ci sarà la camminata con le scuole di Trento da Piazza Duomo (alle 9) al Parco delle Albere.
Il 2 aprile si arriva a Merano, dove il 4 aprile ci sarà una camminata con le scuole. A Bolzano si arriverà invece il 6 aprile, dove il 7 ci sarà una camminata aperta alle scuole.
L’arrivo a Bressanone è previsto per il 9 aprile; il 12 ci sarà una camminata con le scuole della cittadina, che chiuderà la marcia.
La mostra “Le vittime della nostra ricchezza”
La mostra è stata prodotta dal fotoreporter Stefano Stranges, che documenta le condizioni drammatiche dei bambini che lavorano nelle miniere di coltan nell’est della Repubblica Democratica del Congo. “Le vittime della nostra ricchezza” sarà allestita nelle scuole di Borgo, Rovereto, Trento, Merano e Bressanone, i cui studenti hanno seguito un percorso di approfondimento sulle materie prime e sui costi umani e ambientali della nostra tecnologia.
Il manifesto degli studenti per la Marcia dei Bruchi
Un gruppo di studenti che fanno parte del comitato organizzatore della Marcia, guidati da Hadia Ashfaq e da Francesco Da Rugna, ha scritto un “manifesto” della Marcia dei Bruchi. I punti indicati sono protagonismo giovanile; presa di coscienza; percorso concreto che si sviluppa in più direzioni; e, infine, è tempo di riscatto. “Vogliamo – scrivono gli studenti – una scuola inclusiva, una scuola che parli di ambiente, affettività, cura, politica, attualità e mondialità. La Marcia dei Bruchi è uno dei mezzi necessari per raggiungere questo obiettivo”.
Una torcia per illuminare la Marcia dei Bruchi: la creazione dell’Enaip di Borgo Valsugana
Guidati dai loro professori e con la collaborazione della ditta Pacher di Levico, i ragazzi della terza meccanica e carpenteria metallica dell’Enaip di Borgo Valsugana hanno realizzato alcune torce in tubo d’acciaio di circa 600mm, divise in tre parti di diverso diametro, raccordate con delle ghiere in alluminio. La torcia, sulla quale è inciso il nome dell’Enaip di Borgo, è pensata per essere d’aiuto a John Mpaliza nel corso della marcia.
Un pensiero è stato rivolto alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico, perché sul fondo delle torce sono state inserite delle lampade a luce led che illuminano l’interno e ne fanno risaltare le scritte dando un bell’effetto di luminosità.