Fa’ la spesa giusta: riduci i rifiuti e fai la differenziata!
Ospite di Trento Consumo Consapevole, l’ingegnera Chiara Lo Cicero (Appa) ha presentato le tre idee principali del Quinto aggiornamento del Piano per i rifiuti urbani: ridurre i rifiuti, incrementare la raccolta differenziata e migliorarla.

“Così come siamo abituati a spegnere la luce e il gas quando non ci servono, dobbiamo creare un automatismo che ci porti a ridurre i rifiuti”. Ospite di Trento Consumo Consapevole per il ciclo d’incontri “Fa’ la spesa giusta!”, Chiara Lo Cicero, ingegnera e sostituto direttore dell’Unità organizzativa rifiuti e bonifica dei siti inquinati, ha spiegato i tre punti chiave del Quinto aggiornamento al Piano provinciale dei rifiuti – Stralcio rifiuti urbani: ridurre i rifiuti, incrementare la raccolta differenziata e migliorare la raccolta differenziata.
Il Piano provinciale dei rifiuti urbani, ha spiegato Lo Cicero, ci riguarda tutti: “Non si tratta di rifiuti speciali, prodotti dalle ditte, ma di rifiuti che abbiamo nelle nostre case”, ha detto.
Nel 2011 c’è stato un picco nella produzione dei rifiuti urbani, che è diminuita tra il 2011 e il 2015 per poi aumentare nuovamente fino al 2019. Nel 2020 c’è stato un decremento dovuto al Covid-19 e alla cessazione di molte attività produttive. “Nel frattempo – ha aggiunto Lo Cicero – i rifiuti indifferenziati sono notevolmente diminuiti dal 2011 al 2020”.
Negli anni la quantità di raccolta differenziata è aumentata sensibilmente: “Siamo passati da un 16 per cento nel 2001 all’attuale 77,9 per cento – ha spiegato l’ingegnera -; negli ultimi anni però siamo rimasti stazionari: non riusciamo a sfondare il 78 per cento di raccolta differenziata. Abbiamo bisogno di un ulteriore impulso per migliorare”.
Il Quinto aggiornamento, che è ancora aperto alle osservazioni pubbliche (fino al 23 marzo), lavora anche sul rifiuto indifferenziato che, come ha spiegato Lo Cicero, “non è qualcosa che non si può differenziare ma qualcosa che, ad oggi, non trova i canali per essere differenziato”. Nel 2019 ogni persona ha prodotto in media 82 kg di rifiuto indifferenziato: “L’obiettivo del piano – ha detto Lo Cicero – è quello di far diminuire la quantità di rifiuto indifferenziato prodotto da ognuno di noi di 2 kg, per un 2 per cento complessivo”.
Anche se si parla di riduzione dei rifiuti “il mondo migliore – ha specificato Lo Cicero – sarebbe quello dove non ci sono rifiuti; un mondo nel quale non dovremmo neanche essere qui a parlare di rifiuti”.
“Oggi siamo abituati a prendere un oggetto, usarlo e gettarlo – ha detto l’ingegnera -: l’esempio che faccio sempre è quello dei bicchieri di plastica, che prendiamo, usiamo e gettiamo incuranti di tutte le materie prime e di tutto il lavoro che sono stati necessari per produrre questo materiale”. Non è facile raggiungere la cosiddetta “economia circolare”, ma bisogna tentare: “Dobbiamo rimettere in circolo ciò che usiamo – ha aggiunto Lo Cicero -, dal calzino bucato alle biciclette rotte. Se una bici è rotta non significa, infatti, che alcuni pezzi non possano essere recuperati o che, da due bici, nei centri di riparazione non se ne possa creare una nuova”.
Un altro passaggio del Quinto aggiornamento è la lotta al monouso e l’incentivazione della “simbiosi industriale” nelle aziende. “Ciò che da un’azienda viene considerato uno scarto – ha affermato Lo Cicero – in un’altra azienda può diventare una risorsa che viene usata e messa in circolo”.
Anche nel momento della spesa si producono un sacco di rifiuti, basta pensare a tutto il materiale usato per imballare i prodotti. “La grande distribuzione dice sempre che cambierà qualora il mercato richieda determinate misure. Quindi chiedo a tutti voi di fare forza comune, perché noi siamo il mercato e, cosa ancora più importante, siamo il mercato consapevole”.
Qui l’intervento completo: