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Perché scegliere un prodotto biologico e a chilometro zero?

Perché scegliere prodotti biologici? Cosa si intende con chilometro zero? Cos’è il consumo consapevole? Proviamo a rispondere a queste e altre domande partendo dal racconto di Andrea e della sua bottega alimentare, ispirata a una filosofia produttiva e di vita sana, etica ed ecologica. L'articolo di Davide Artusi per Italia Che Cambia parte con l'intervista ad Andrea Gerarduzzi, che assieme alla compagna ha aperto una bottega alimentare i prodotti biologici e a chilometro zero in provincia di Brescia

“Tra grandi distribuzioni e multinazionali dell’alimentazione, i prodotti che vengono venduti non sono più così tanto sani, sono pieni di elementi chimici, pesticidi, conservanti e quant’altro, attraversano un gran numero di chilometri e perdono il loro vero sapore”. Sono queste le parole di Andrea Gerarduzzi, proprietario insieme alla compagna di una bottega alimentare di prodotti biologici e a km0, a Urago D’oglio in provincia di Brescia.

“L’attività è stata aperta l’anno scorso – ci racconta Andrea – nel periodo di luglio. È sempre stato un sogno mio e della mia compagna aprire una bottega con dei prodotti biologici, naturali e salutari. Io vengo dal Friuli e sono nato e cresciuto in campagna, in cascina, quindi ho sempre mangiato prodotti dell’orto e riesco a riconoscere se un cibo è buono e ha sapore e se è coltivato in una certa maniera”.

I prodotti vengono venduti in bottega provengono, tolti alcuni casi, da aziende agricole biologiche della zona: “Un paio di mesi fa ho trovato un terreno abbastanza grande in affitto con il certificato biologico, dunque da poco ho iniziato anche a coltivare. Nel futuro ci piacerebbe vendere anche nostri prodotti. Infine, all’interno della bottega è presente anche una rivendita di pane, grazie alla collaborazione instaurata con una forneria della zona”.

“L’attività della bottega è sempre stata orientata a far conoscere alle persone il vero sapore dei prodotti, che in questo periodo storico molti hanno dimenticato o addirittura mai provato”. Andrea e la sua compagna hanno dunque deciso di abbracciare la filosofia del prodotto sano e naturale e di venderlo, al fine di dare un proprio contributo sia alla tutela dell’ecosistema sia agli utenti che desiderano comprare prodotti più salutari.

Andrea Gerarduzzi ha aperto una bottega con prodotti bio e a chilometro zero in provincia di Brescia

Fortunatamente la storia di Andrea è solo un esempio e in molti, nella nostra penisola, hanno deciso di fare una scelta simile, magari non da venditori ma da consumatori. Ma perché comprare biologico? Quali vantaggi e aspetti positivi possiede? I prodotti biologici sono tutti quei prodotti che provengono da un’agricoltura che si avvale di coltivazioni non trattate chimicamente e non manipolate geneticamente. Sono diversi i motivi che possono portare una persona a preferire un prodotto biologico rispetto a uno che non lo è: l’assenza di tracce di prodotti OGM e composti chimici, il rispetto dei cicli naturali dei terreni, delle piante e degli animali e il fatto che va a sostenere la biodiversità.

L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), nel 2015 ha classificato tre pesticidi che vengono utilizzati spesso in agricoltura (malathion, diazinon e glyphosate) come cancerogeni per l’uomo. Inoltre sono stati realizzati degli studi per indagare il rapporto tra l’esposizione ai pesticidi e la nascita di malattie croniche e neurodegenerative. La scelta di un prodotto biologico, privo dunque di pesticidi, andrebbe a eliminare queste problematiche.

Comprare biologico significa anche rispettare l’ambiente: l’agricoltura biologica ha costi energetici più bassi e preserva la ricchezza del suolo e la sua fertilità, con attenzione al risparmio idrico. È giusto sottolineare anche che le grandi distribuzioni offrono agli agricoltori dei contratti non buoni, senza paghe eque e sottopagando anche il loro lavoro. Il prodotto biologico diventa quindi anche scelta etica che valorizza gli imprenditori del settore.

Un altro aspetto importante che caratterizza la bottega Da Andrea è la presenza non solo di prodotti biologici, ma anche a chilometro zero. Cosa significa esattamente scegliere questa tipologia di prodotti? Il chilometro zero è quel tipo di commercio nel quale i beni vengono venduti nella stessa zona in cui vengono prodotti.

I prodotti a chilometro zero dunque sono freschi e supportano generalmente le piccole imprese, gli agricoltori della zona e il territorio. Inoltre, l’assenza di intermediari tra il consumatore e il produttore e l’abbattimento dei costi derivanti dalla spedizione e dal carburante, permettono di abbassare i prezzi del prodotto.

Un altro aspetto fondamentale del chilometro zero è la riduzione drastica dell’inquinamento e degli sprechi. Vi è un uso ridotto di imballaggi soprattutto in plastica e di sistemi di conservazione come le celle frigorifere. Abbiamo anche un abbassamento dell’emissione di anidride carbonica e un forte risparmio di energia e acqua nei processi di lavaggio e confezionamento.

L’importanza dell’acquistare un prodotto biologico e a chilometro zero riconduce alla tematica del consumo consapevole. Con questo termine si intende il prendere coscienza della necessità di comprare prodotti che riducano al minimo i danni inferti all’ambiente e le cause della sottoalimentazione. Il problema della divisione iniqua delle risorse alimentari e degli squilibri ambientali non è dovuto a una produzione di cibo insufficiente, ma alla sbagliata distribuzione e allo spreco delle risorse alimentari disponibili.

Le nostre abitudini alimentari e di vita e le nostre scelte riguardo quale prodotto comprare, se biologico o meno, se locale o proveniente da chissà quale parte del mondo, hanno una grande influenza e, se errate, producono ripercussioni gravi non solo sull’ambiente, ma anche sugli animali e su quella fetta di persone che vive al di sotto del livello minimo di sussistenza.

Abbiamo dunque il dovere, non solo per la nostra salute ma anche per ciò che è esterno a noi, di riflettere prima di avventarci a comprare un certo prodotto, magari stuzzicati dal basso prezzo o dalla facile reperibilità, perché a ogni azione corrisponde una conseguenza, forse non immediata ma relegata a un futuro non troppo lontano.

Un articolo di Davide Artusi per “Italia Che Cambia”

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