I bambini sognano la città del Futuro con la Tana dei Papà
Al Festival Moltiplicazioni di Rovereto, tra sabato 1 e domenica 2 ottobre, la Tana dei Papà porterà un laboratorio per bambini dell’asilo e delle elementari. I più piccoli saranno sfidati a pensare e costruire la propria “città del futuro”. Leggi l’intervista a Mattia Nardon dell’associazione Energie Alternative, che ci racconta come si svolgerà il laboratorio e come è nata "la Tana dei Papà", uno spazio per padri e figli in cui condividere le proprie emozioni.
Assieme alla Tana dei Papà, i più piccoli potranno sognare e costruire la loro “città del futuro”. Il laboratorio che sarà proposto al Festival Moltiplicazioni sabato 1° ottobre dalle 14.30 alle 16 si rivolge in modo particolare ai bambini dell’asilo e delle elementari. Assieme alla Tana dei Papà ci saranno anche la Comunità Murialdo, MLAL e l’illustratrice Michela Nanut che accoglieranno invece bambini e ragazzi più grandi, sempre per la sfida di immaginare la loro “città del futuro”.
Quali obiettivi dell’Agenda 2030 si andranno a toccare? Ovviamente l’11, che chiede di pensare a “Città e comunità sostenibili”, ma poi anche al 12 (“Consumo e produzione responsabili”), il 13 (“Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico”) e il 17 (“Partnership per gli obiettivi”).
Ci siamo fatti raccontare cos’è la Tana dei Papà, e come è nata l’idea di costituirla, da Mattia Nardon di “Energie Alternative”, l’associazione che da circa 3 anni porta avanti questo progetto finanziato dal bando “Welfare a km zero” della Fondazione Caritro.

“Puntiamo sulla valorizzazione dei papà – ci spiega Mattia -, perché ci sono molte difficoltà a creare reti di papà. Ci sono un sacco di proposte per le mamme e per i papà in quanto uomini, ma ci siamo resi conto che mancava uno spazio dove i papà potessero scambiarsi le proprie opinioni”.
La Tana dei Papà nasce quindi come uno spazio d’incontro che propone attività ogni sabato, per creare delle occasioni di confronto in un contesto non istituzionale. “Abbiamo organizzato attività al Museo Civico di Rovereto – racconta Mattia -, giornate di arrampicata dedicate a padre e figli, semplici passeggiate in montagna e il ‘campeggio con i papà’, tre giorni in tenda a Monte Zugna aperti ad ogni papà e ai suoi figli”. La Tana dei Papà lavora molto sullo scambio di emozioni tra padri e figli. “Uno scambio che solitamente avviene principalmente con le mamme – commenta Mattia Nardon -, mentre noi vorremmo promuovere l’idea che il papà non è un supereroe che deve essere perfetto in tutto e per tutto. Si può parlare di emozioni anche con un padre, e il papà stesso non deve sentirsi sotto pressione e non deve credere di essere tenuto a sapere tutto. Prima lo capiamo, prima questa consapevolezza renderà la nostra vita più semplice”.
Con qualche intoppo per via del Covid-19, che ha fatto irruzione non molto tempo dopo la partenza del progetto, la Tana dei Papà prosegue e guarda al futuro. “Stiamo pensando all’iniziativa ‘Birra dei papà’ – conclude Mattia Nardon – attraverso la collaborazione con un birrificio artigianale della zona. Ci saranno delle occasioni di incontro in cui i papà potranno imparare a fare la birra. Oltre a parlare di genitorialità con padri e figli, ci teniamo molto a far scoprire il territorio alle persone che partecipano alle nostre attività. In questo modo nascono anche un sacco di cose in maniera spontanea”.