Associazioni, cooperative ed economia carceraria alla Fiera Fa’ la cosa giusta! Trento
Non solo ecoprodotti e alimentazione: prendono parte alla Fiera Fa’ la cosa giusta! Trento anche le associazioni, le cooperative e le realtà dell’economia carceraria impegnate tutto l’anno nell’inclusione sociale e nell’economia solidale.
Pensando alla parola “fiera”, ci si immagina un insieme di bancarelle in cui si possono acquistare molte leccornie. Alla Fiera Fa’ la cosa giusta! Trento, però, parteciperanno anche alcune realtà italiane in prima linea nella promozione dei valori che la manifestazione cerca di portare avanti tra il 22 e il 24 ottobre. Le associazioni, le cooperative e le realtà attive nell’economia carceraria che saranno presenti alla Fiera lavorano sul tema dell’inclusione sociale e dell’economia solidale 365 giorni all’anno, un po’ come si propone di fare l’ecosportello Fa’ la cosa giusta! Trento.
Le iscrizioni alla Fiera non hanno una scadenza. Ecco un paio di realtà che hanno già dato la propria adesione alla Fiera Fa’ la cosa giusta! Trento, e che potrete trovare a Trento Fiere, dove saranno disponibili a raccontarvi le loro attività e, perché no?, a farvi assaggiare i loro prodotti.

Banda Biscotti. Un progetto interessante di economia carceraria che, come suggerisce il nome, si concentra sulla produzione di biscotti. “Crediamo che un’altra penalità sia possibile”, affermano i promotori del progetto sulla pagina Facebook. “Ogni giorno chiudiamo a chiave dietro le sbarre storie di persone che chiedono di essere ascoltate. Banda Biscotti si alimenta di queste storie, impastandole con materie prime scelte con cura”. Banda Biscotti si trova nella Casa Circondariale di Verbania, nella Scuola Polizia Penitenziaria di Verbania e nella Casa di reclusione di Saluzzo.
Alla Fiera Fa’ la cosa giusta! Trento troverete baci di dama, cookie, barabitt, bicciolani, biscottoni, castagnole, damotti, galeotte, polentine e stelle di dante. Dal laboratorio della Banda Biscotti nascono però anche croissant, sfoglie, crostatine e golosità salate.
Scuola di Naturopatia e Iridologia Luigi Costacurta. Alla Fiera Fa’ la cosa giusta! Trento si incontrano anche delle realtà locali. Si trova in via al Torrione, a Trento, la Scuola “Luigi Costacurta” dell’Accademia Galileo Galilei di Trento, nata nel 1988 per la formazione di iridologi e naturopati e basata sulla medicina naturale.
La Scuola offre una formazione di tre anni, dopo la quale si ottiene un diploma professionale Iridologo Naturopata Heilpraktiker.
A manetta. Troverete anche le t-shirt di am@netta alla Fiera Fa’ la cosa giusta! Trento. Il nome suggerisce già chi produce queste magliette: i detenuti della casa circondariale di Novara.
Amnesty International Italia. Non poteva mancare poi Amnesty International, associazione leader nel settore dei diritti umani. La sezione italiana lavora molto nel campo dell’educazione e della sensibilizzazione, ma fa anche pressione sulle istituzioni e lancia campagne di mobilitazione di tutta la società civile.
Zampa Trentina Odv. Nasce nel 2020 da un gruppo di volontari che hanno un obiettivo: aiutare gli animali in difficoltà. Sulla sua pagina Facebook, vengono pubblicati spesso degli appelli per trovare una casa agli animali abbandonati.
Emporio di comunità di Trento. Un progetto che sta nascendo piano piano a Trento, sulla scia del primo emporio in Italia, l’emporio Camilla di Bologna (che vi abbiamo raccontato in un articolo qualche tempo fa).
Medici Senza Frontiere Onlus. Da cinquant’anni sul campo per aiutare le vittime di tutte le guerre e delle emergenze umanitarie. Gestisce ospedali, centri nutrizionali e cliniche, ma fornisce anche supporto psicologico alle vittime delle guerre.
CRTCU. Una sigla che sta per Centro di Ricerca e Tutela dei Consumatori e degli Utenti. Si tratta dello sportello provinciale trentino che si occupa degli acquisti effettuati dai cittadini per scopi personali, che non hanno attinenza, cioè, con l’attività lavorativa.
Greenpeace Italia. La sua missione è difendere l’ambiente. Lancia campagne per denunciare i disastri ambientali e spingere le persone e le aziende a ripensare il proprio stile di vita (e di lavoro).
Made in Jail. Un’associazione che nasce nel 1983 nel carcere romano di Rebibbia. Un gruppo di detenuti decide di esprimere la propria creatività attraverso la stampa di magliette e la serigrafia.
La Pimpinella. Un’associazione trentina che si propone di tutelare la biodiversità agricola. I soci della Pimpinella recuperano, salvano e conservano il patrimonio orticolo e frutticolo trentino, ma tramandano anche gli antichi saperi delle nostre valli.
Libere Golosità. Nascono nel 2019 all’interno della casa circondariale di Vicenza. La cooperativa si concentra sulla produzione di prodotti artigianali a lievitazione naturale, curati nelle materie prime e nella lavorazione grazie all’aiuto di fornai esperti.
Economia carceraria. Il primo ristorante all’interno di un carcere di Roma. Birre e vini, caffè e infusi, pasta, prodotti dolci e prodotti salati: il ristorante produce proprio di tutto.
Forchetta e Rastrello. La cooperativa sociale ha un bar all’interno del Castello del Buonconsiglio di Trento. Dà lavoro a persone che si trovano in situazione di svantaggio o che stanno attraversando un momento di fragilità. “Il lavoro – si legge nel sito – rappresenta per noi lo strumento per praticare l’inclusione sociale”.
Economia del bene comune Italia Aps. La parte italiana di un movimento ben più ampio, diffuso soprattutto nel Nord Europa. Il movimento dell’Economia del Bene Comune nasce dall’intuizione di Christian Felber, scrittore e storico austriaco, che vuole invertire la rotta rispetto al modello economico classico e porre il bene comune al centro.
Coop Corri. Fondata nel 2020, si occupa di economia carceraria. Nei suoi laboratori, si creano sandali, borse, t-shirt, prodotti derivati dalla trasformazione della frutta e diffusori acustici.
I criteri per associazioni, cooperative e botteghe del commercio equo e solidale
- Le associazioni che vogliono partecipare alla Fiera Fa’ la cosa giusta! Trento devono essere impegnate nello svolgimento di attività di informazione, sensibilizzazione, consulenza e formazione sui temi delle altre sezioni della Fiera.
- I prodotti delle cooperative sociali in vendita devono essere frutto del lavoro degli inserimenti lavorativi. Le cooperative devono inviare, assieme alla richiesta di iscrizione, un’illustrazione delle caratteristiche della cooperativa o dell’associazione, assieme a un resoconto di eventuali “progetti speciali”.
- Nel caso del commercio equosolidale, i produttori devono mandare, assieme alla richiesta di iscrizione, la documentazione riguardante gli importatori o i progetti da cui provengono i prodotti.
Vuoi partecipare? Invia la tua iscrizione a segreteria@trentinoarcobaleno.it